sabato 28 novembre 2009

Novità dal fronte della tossicodipendenza in Piemonte

Nostri colleghi ci hanno avvisato di questo evento e delle conseguenti iniziative:

documento:

OLTRE LA BARBARIE, PER IL RISPETTO

E PER UNA POLITICA NON REPRESSIVA SULLE DROGHE

PRESIDIO A TORINO IL 1 DICEMBRE DALLE ore 9.00

CORSO STATI UNITI 23

Nei giorni 1 e 2 dicembre, a Torino si tiene la Conferenza delle Regioni e delle province Autonome "La governance nel settore delle dipendenze". E' un appuntamento istituzionale da cui chi come noi - operatori, associazioni, consumatori - è stato colpito e deluso dalle scelte ideologiche e autoritarie della Conferenza governativa di Trieste, si aspetta almeno un segno di ragionevolezza in controtendenza, un dibattito aperto, pragmatico e plurale attorno alle politiche e alle pratiche in tema di consumi e dipendenze. Le stesse Regioni si sono più volte scontrate con il governo su questi temi, sono state anche fortemente penalizzate nella conferenza nazionale, servizi e operatori del pubblico sono stati ridicolizzati e umiliati dal Dipartimento di Giovanardi, alcune politiche - come la riduzione del danno - che molte Regioni praticano e sostengono, sono state addirittura cancellate dal vocabolario governativo. Tuttavia e nonostante questo, nessuna sede istituzionale ha ancora ritenuto indispensabile una seria valutazione degli esiti della legge e dell'approccio repressivo, ed anzi, chi prova a studiare questi esiti viene zittito e umiliato, come accade al gruppo di ricercatori universitari che ha analizzato l'applicazione delle sanzioni amministrative.

E' proprio questo scenario, fatto di arroganza istituzionale, di approcci criminalizzanti, di enfasi punitiva e insieme di ideologismi, a permettere e incentivare il più pieno arbitrio, la peggior ferocia istituzionale, la totale mancanza di qualsiasi rispetto per i consumatori, a calpestarne diritti,dignità, vita.

La morte di Stefano Cucchi non è che una e l'ultima di tante morti e di tante offese al diritto e ai diritti: non un caso isolato, ma l'ovvia conseguenza di uno stigma, di un disprezzo, di una criminalizzazione che fanno dei consumatori di droghe delle non-persone, degli invisibili.

Contro ogni ipocrisia, noi sappiamo che la barbarie non è un accidente, ma si costruisce: con le leggi punitive, le immagini mass mediate, un senso comune pompato e strumentalizzato. E' così che un agente si sente autorizzato a pestare, e un medico a non curare. E' così che si ammazza. Ed è anche così che accade che una politica ragionevole ed efficace come la riduzione del danno faccia paura: perché la sua efficacia si basa sulla dignità, sulla consapevolezza e sul rispetto. Parole che l'attuale politica sulle droghe non conosce.

Per questo, al presidio del primo dicembre, lottiamo - insieme - contro la barbarie degli omicidi degli "invisibili", e per una politica ragionevole che al centro metta il RISPETTO e non il codice penale. E' questo il solo modo per interrompere l'ormai infinito elenco dei morti, dei suicidi, degli incarcerati, degli umiliati. Il solo modo che conosciamo di "governare" consumo e dipendenze.

Vi chiediamo di inviare la vostra adesione a: cobspiemonte@gmail.com e di essere con noi, il 1 dicembre, OLTRE LA BARBARIE, PER IL RISPETTO

Primi promotori:

COBS - Coordinamento degli operatori dei servizi a bassa soglia del Piemonte; Rete Socialeinmovimento; InfoShock-Gabrio; Associazione Isola di Arran; Giornale di strada Polvere, Forum Droghe, Associazione Adelaide Aglietta "



Le parole per dirlo: RDD o PPC?

Incontro satellite tra gli operatori, le associazioni, gli amministratori attorno alle politiche di riduzione del danno e gli esiti dell’approccio penale al consumo di droghe


Martedì 1 dicembre 2009 ore 18

corso Stati Uniti 23 – 1° piano

Torino

Nella sede della Conferenza delle Regioni sulle dipendenze, operatori e associazioni auto-organizzano un evento-satellite per discutere in modo aperto due temi che l’ultima Conferenza nazionale di Trieste ha volutamente escluso: la riduzione del danno e gli esiti dell’approccio penale della legge 49/06.

  • Sulla riduzione del danno, il recupero dell’esclusione ideologica del “quarto pilastro” tentato dal Dipartimento con il documento attorno alla “Prevenzione delle Patologie Correlate”, è stato fin peggio del silenzio cui voleva rimediare. Con questo testo infatti, non solo in modo aprioristico si chiude la porta ad ogni innovazione - incluse quelle per cui sono già evidenti a livello internazionale i risultati - ma si sancisce anche una netta chiusura nei confronti degli assunti stessi, scientifici e politici, su cui in questi decenni la RDD si è basata e ha costruito le sue pratiche, in Italia e nel mondo
  • Sulla legge Fini Giovanardi, in nessuna sede istituzionale – fatta eccezione per la Regione Toscana - si è ad oggi ritenuto opportuno promuovere una valutazione degli esiti dell’approccio penale al consumo. Una decisione tutta politica, perché i dati ci sono, basta leggerli e analizzarli. Come hanno fatto le associazioni ANTIGONE e FORUM DROGHE, che presentano il loro Libro Bianco, rapporto, aggiornato agli ultimi mesi, su processi, sanzioni, incarcerazioni; come ha fatto FORUM DROGHE con la ricerca sugli esiti delle sanzioni penali in Toscana. Come hanno fatto i ricercatori di sei università italiane, che negli ultimi due anni hanno analizzato le ricadute e i risultati delle sanzioni amministrative previste dalla legge: una ricerca che non possiamo ancora leggere perché bloccata dal Dipartimento governativo.

In questo quadro, è importante rilanciare il confronto e il dibattito critico, valorizzare e mettere in circolo i tanti saperi accumulati in decenni di pratiche, ritrovare voce per rilanciare un movimento di riforma verso una “ragionevole politica sulle droghe”.


Primi promotori: FORUM DROGHE - ANTIGONE – COBS -Coordinamento operatori servizi a bassa soglia del Piemonte

Per adesioni e informazioni: Forum Droghe, susanna.ronconi1@virgilio.it





Nessun commento: