mercoledì 4 febbraio 2009

Lettera per la Regione e per l'Università degli Studi di Torino da firmare

"


Alla cortese attenzione del

Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso

e del

Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino Prof. Ezio Pelizzetti


 

"Gent.mi,

 

Siamo studenti ed educatori che lavorano in servizi socio-sanitari e socio-assistenziali.

 

Attualmente, la professione dell’educatore è regolata da una normativa incompiuta, che crea notevoli confusioni a livello occupazionale, culturale e formativo, con pericolose ricadute sociali. Infatti, il Decreto Ministeriale 520 del 1998 ha definito con precisione chi è l’educatore professionale del comparto sanitario, individuandone pure il percorso formativo. Tuttavia, ancora non è stato codificato per legge chi sia e quale formazione debba ricevere l’educatore socio-assistenziale, che di fatto, nella Regione Piemonte, è chiamato a lavorare in oltre l’80% dei servizi alla persona.  

Una tale situazione che va  privilegiando dal punto di vista occupazionale e formativo gli educatori della sanità, apre la strada ad una progressiva medicalizzazione di tutti i Servizi peggiorata dal futuro cambiamento delle tabelle formative del Corso di Laurea Interfacoltà in Educazione Professionale.

La situazione è complicata dal fatto che gli Enti Gestori hanno difficoltà a comprendere la normativa vigente e di conseguenza la interpretano in modo soggettivo, creando ulteriori disuguaglianze tra i due profili professionali e nell’offerta d’aiuto alla cittadinanza.

 

Per tali motivi chiediamo alla Giunta Regionale

  • Di aprire un dialogo con gli educatori per confrontarsi sulle proposte culturali, formative ed occupazionali e farsi portavoce nei luoghi istituzionali pertinenti di tali istanze.
  • Di sollecitare nei luoghi istituzionali appropriati la definizione della professione dell’Educatore nell’ambito dei servizi socio-assistenziali in modo tale da colmare il vuoto legislativo
  •   Di individuare dei percorsi formativi il più possibile omogenei, volti a mantenere unita la figura professionale che è storicamente centrata sulla Relazione Educativa.
  •   Di garantire pari dignità tra i due settori di occupazione (socio-sanitario e socio-assistenziale) in modo tale da tutelare i lavoratori e la qualità dei servizi. 

Chiediamo all’Università degli Studi di Torino:

  •           Di individuare, in collaborazione con la Regione Piemonte detentrice di competenze in ambito di formazione professionale, percorsi formativi atti a salvaguardare la tradizione culturale e professionale dell’Educatore centrata sulla Relazione e garantire un’elevata qualità dei servizi offerti alla persona.

 

 

 

 

 

Cordiali Saluti,"


Se siete daccordo con noi e volete e firmare la lettera potete:

-contattarci a differentita@yahoo.it

- recarsi nell'ufficio della segreteria didattica Interfacoltà in Educazione Professionale (Via Sant'Ottavio, n°20- Torino; si trova di fianco alla segreteria di Facoltà di Scienze della Formazione).

 

 

 

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