Auguri a tutti per l'anno
2010
che porti con sè tante opportunità
e volontà di coglierle
hanno indetto per oggi 28 novembre in piazza castello ore 15.30h un presidio.
Per i seguenti motivi:
"Basta repressione!
La Fini-Giovanardi continua ad arrestare ed uccidere i consumatori di sostanze in nome di una repressione fine a se stessa, che contrasta con la promozione di criticità e consapevolezza, strumenti fondamentali in grado di far emergere modi di agire che garantirebbero protezione individuale e collettiva, antidoti ai comportamenti a rischio da contrapporre alla spirale della dipendenza. Gli spot antidroga perseguono e affinano le logiche di tipo terroristico, appoggiati dal bio-riduzionismo del Dpa che rivela sempre più la sua volontà di smantellare le politiche di riduzione del danno.
L’antiproibizionismo deve essere rilanciato con forza, alla luce della complessità del mercato delle sostanze e sostenuto dalla necessità di affermare pratiche di autodeterminazione ed indipendenza delle scelte, nella sua accezione più ampia e a tutela della dignità di tutti i consumatori.
Ci sentiamo di sostenere l’affrancamento dalle dinamiche di potere che vorrebbero tutti omologati e assoggettati a regole morali che ubbidiscono ciecamente a logiche di controllo e di profitto, ignorando totalmente la salute ed il benessere del soggetto.
Sentiamo di dover dare una risposta chiara a queste forme di repressione e strumentalizzazione in vista del convegno nazionale delle regioni, “La governance nel settore delle dipendenze”, che si terrà a Torino nei giorni 1 e 2 dicembre 2009, con lo scopo di lanciare un chiaro messaggio in merito alle assassine politiche antidroga del governo.
Invitiamo pertanto, sabato 28 novembre, i singoli e le realtà che si sentono interessate e che da anni lottano per una politica ragionevole, rispettosa della persona e antiproibizionista, a concretizzare un momento di mobilitazione quanto più possibile partecipato."OLTRE LA BARBARIE, PER IL RISPETTO
E PER UNA POLITICA NON REPRESSIVA SULLE DROGHE
PRESIDIO A TORINO IL 1 DICEMBRE DALLE ore 9.00
CORSO STATI UNITI 23
Nei giorni 1 e 2 dicembre, a Torino si tiene la Conferenza delle Regioni e delle province Autonome "La governance nel settore delle dipendenze". E' un appuntamento istituzionale da cui chi come noi - operatori, associazioni, consumatori - è stato colpito e deluso dalle scelte ideologiche e autoritarie della Conferenza governativa di Trieste, si aspetta almeno un segno di ragionevolezza in controtendenza, un dibattito aperto, pragmatico e plurale attorno alle politiche e alle pratiche in tema di consumi e dipendenze. Le stesse Regioni si sono più volte scontrate con il governo su questi temi, sono state anche fortemente penalizzate nella conferenza nazionale, servizi e operatori del pubblico sono stati ridicolizzati e umiliati dal Dipartimento di Giovanardi, alcune politiche - come la riduzione del danno - che molte Regioni praticano e sostengono, sono state addirittura cancellate dal vocabolario governativo. Tuttavia e nonostante questo, nessuna sede istituzionale ha ancora ritenuto indispensabile una seria valutazione degli esiti della legge e dell'approccio repressivo, ed anzi, chi prova a studiare questi esiti viene zittito e umiliato, come accade al gruppo di ricercatori universitari che ha analizzato l'applicazione delle sanzioni amministrative.
E' proprio questo scenario, fatto di arroganza istituzionale, di approcci criminalizzanti, di enfasi punitiva e insieme di ideologismi, a permettere e incentivare il più pieno arbitrio, la peggior ferocia istituzionale, la totale mancanza di qualsiasi rispetto per i consumatori, a calpestarne diritti,dignità, vita.
La morte di Stefano Cucchi non è che una e l'ultima di tante morti e di tante offese al diritto e ai diritti: non un caso isolato, ma l'ovvia conseguenza di uno stigma, di un disprezzo, di una criminalizzazione che fanno dei consumatori di droghe delle non-persone, degli invisibili.
Contro ogni ipocrisia, noi sappiamo che la barbarie non è un accidente, ma si costruisce: con le leggi punitive, le immagini mass mediate, un senso comune pompato e strumentalizzato. E' così che un agente si sente autorizzato a pestare, e un medico a non curare. E' così che si ammazza. Ed è anche così che accade che una politica ragionevole ed efficace come la riduzione del danno faccia paura: perché la sua efficacia si basa sulla dignità, sulla consapevolezza e sul rispetto. Parole che l'attuale politica sulle droghe non conosce.
Per questo, al presidio del primo dicembre, lottiamo - insieme - contro la barbarie degli omicidi degli "invisibili", e per una politica ragionevole che al centro metta il RISPETTO e non il codice penale. E' questo il solo modo per interrompere l'ormai infinito elenco dei morti, dei suicidi, degli incarcerati, degli umiliati. Il solo modo che conosciamo di "governare" consumo e dipendenze.
Vi chiediamo di inviare la vostra adesione a: cobspiemonte@gmail.com e di essere con noi, il 1 dicembre, OLTRE LA BARBARIE, PER IL RISPETTO
Primi promotori:
COBS - Coordinamento degli operatori dei servizi a bassa soglia del Piemonte; Rete Socialeinmovimento; InfoShock-Gabrio; Associazione Isola di Arran; Giornale di strada Polvere, Forum Droghe, Associazione Adelaide Aglietta "Le parole per dirlo: RDD o PPC?
Incontro satellite tra gli operatori, le associazioni, gli amministratori attorno alle politiche di riduzione del danno e gli esiti dell’approccio penale al consumo di droghe
Martedì 1 dicembre 2009 ore 18
corso Stati Uniti 23 – 1° piano
Torino
Nella sede della Conferenza delle Regioni sulle dipendenze, operatori e associazioni auto-organizzano un evento-satellite per discutere in modo aperto due temi che l’ultima Conferenza nazionale di Trieste ha volutamente escluso: la riduzione del danno e gli esiti dell’approccio penale della legge 49/06.
In questo quadro, è importante rilanciare il confronto e il dibattito critico, valorizzare e mettere in circolo i tanti saperi accumulati in decenni di pratiche, ritrovare voce per rilanciare un movimento di riforma verso una “ragionevole politica sulle droghe”.
Primi promotori: FORUM DROGHE - ANTIGONE – COBS -Coordinamento operatori servizi a bassa soglia del Piemonte
Per adesioni e informazioni: Forum Droghe, susanna.ronconi1@virgilio.it
San Marcellino è un'associazione genovese che si occupa da molti anni di persone senza dimora, segnaliamo volentieri la loro iniziativa.
Prima del film "La bocca del lupo" promosso dalla Fondazione san Marcellino
Cari amici,
sono lieto di comunicare che è terminata la lavorazione del film realizzato dal regista Pietro Marcello al quale san Marcellino ha affidato il non facile compito di descrivere la vita delle persone più povere sullo sfondo della nostra città. Il film sarà presentato al prossimo Festival di Torino e proiettato in quella sede la sera del 16 novembre.
"...eppure ci siamo chieste: "Qual è il luogo più infetto?"... le turche della Questura o il cuore umano!?"
Per "dar voce a chi non ha voce", le Sorelle di Porta Palazzo, suor Paola e suor Julieta, che vivono nel cuore della Torino multietnica, condividendone per scelta di servizio la condizione umana, hanno scritto la lucida testimonianza in allegato, da divulgare.
Saluti cari
Terry Silvestrini
Per contatti
“Long1/2 Rif.Assicurata 050741528024,Rif.Istanza 519736899917: Comunichiamo convocazione il 04/11/2009 alle 08:30 per integrazione pratica. Per dettagli col Remetente:MININTERNO”…
In un SMS si concentra tutta l’assurdità di un “pacchetto sicurezza”… che racchiude anche noi!
Ovvero, sr Julieta da tre anni ormai in Italia, mozambicana di Porta Palazzo, nella più totale gratuità di servizio alla “Torino Plurale”, è convocata nuovamente in Corso Verona, all'alba del 4 novembre 2009, per non chiarita integrazione pratica… che sarà?!...
… Dopo una vigilia che ci ha viste, previdenti, presso l’ingessata Cancelleria della Curia arcivescovile, a raccogliere firme e timbri, garanti di autenticità, da parte di un “pianeta ecclesiastico” piuttosto griffato, che poco ci appartiene, ma che – tuttavia – nelle ridondanze burocratiche ci è necessario…ci portiamo, allo spuntar del giorno ai cancelli della Questura, di Corso Verona, sezione immigrazione.
Veramente se ne vedono "di tutti i colori", fino al colore della vergogna, che è quello della pelle di chi è italiano e quasi non vorrebbe più esserlo, di fronte a certe espressioni di volgare disumanità, di stupidità abissale, di negazione ostinata di evidenze, di orgoglio di razza che richiama altri tempi...
Nel silenzio oscillante tra rabbia e sgomento, nell’umido di un’alba resa più fredda dallo scenario circostante, dai toni espressionisti, abbiamo visto e fotografato con gli occhi, con il cuore e con l’adrenalina a mille!
Una fiumana muta, in tensione tra rassegnazione e rivolta… inquietante, forse pericolosa?!
Giovani mamme nigeriane e marocchine con piccoli intirizziti in carrozzina, fermi ai cancelli dalle 4 del mattino, marocchini e albanesi che vivono di espedienti, fino alla "vendita del posto in coda" a 50 euro, cinesi assorti dentro il loro PC portatile, che ingannano l’attesa ignari del mondo circostante seguendo film sottotitolati dai colori taglienti, anziani di ogni lingua, pazienti e rassegnati, come vecchi cani da caccia, fieri nei ricordi…giovani coppie dell'est che si scaldano reciprocamente fra baci e massaggi ai polpacci...
Poliziotti che sembrano usciti dalle tele di Grosz, con manganello in mano e forti dei segni di un potere, contro la fiumana inerme e congelata, che ha il potere del segno… sbrodolano minacce ironiche sulle espressioni sgomente di una giovane moglie filippina, appellandola "signorina" di fronte al marito italiano, che si vergogna d’esser tale…
… Tra una coppia albanese e il cinese videodipendente, due suore, di cui una "straniera", che da tre anni lavora giorno e notte, gratuitamente, per costruire integrazione con e per la Chiesa, con e per il Comune “sta”, sospesa nel mistero di una “integrazione burocratica”: ancora le viene richiesto di “lasciare le impronte”… come se non bastassero tutti i segni seminati in tre anni di strada, in mezzo alla gente…ma le “impronte” danno più garanzia dell’impronta!... della caparbia, costante, quotidiana volontà di costruire un meglio per tutti…
E si tratta di “impronte per la Scientifica”...perché presunta potenziale delinquente...tutto fa pensare...
Che dire?!...oltre la rabbia, l’indignazione, l’impotenza di fronte alla stupidità?...
Contro i cattivi, ammesso che ce ne siano, si può combattere, ma contro gli stupidi, di cui l’esistenza è certa…che fare?!...
Non vogliamo cercare soluzioni preferenziali per le religiose o per la chiesa, che ben più potrebbe fare e dire al riguardo del pacchetto sicurezza, ma si vorrebbe semplicemente dar voce a chi non ha voce, denunciare la disumanità delle procedure burocratiche e la disorganizzazione, mista a frustrazione inacidita, dei nostri "sportelli amici"...dove si viene accolti da operatrici che maneggiano il tuo passaporto munite di guanti usa e getta, come tu fossi appestato e non si curano che tu, in coda magari da tre ore al freddo, se ti scappa la pipì sei costretto a farla in "cessi" assolutamente allucinanti...eppure ci siamo chieste: "qual è il luogo più infetto?"...le turche della Questura o il cuore umano!?...
...Dobbiamo poter raccontare questi flashes, perché è ora che se ne parli...anche noi...
le polemiche sui crocifissi tolti dai muri non servono...le radici cristiane dovrebbero spingerci a togliere i crocifissi dalle strade!...perché Gesù Cristo...dicono, "passasse risanando"...
Con affetto e tutta la forza di un magnificat che vorrebbe realmente “abbattere i potenti dai troni e risollevare gli umili”
Le Sorelle di Porta Palazzo
Torino, 3/11/2009
Aggiornamenti
Successivamente all’incontro con gli Assessori Artesio e Migliasso avvenuto il 27/10/2009, Gabriele Bresso e Chiara Scantamburlo dell’Associazione Differentità hanno incontrato l’avvocato a cui qualche tempo fa era stato richiesto un parere legale.
A seguito dei confronti avuti emergono alcune perplessità sull'idea della Regione di fare la riqualifica.
La Regione non vuole chiedere l'autorizzazione al Ministero per poter effettuare una riqualifica in un anno, e se il ministero successivamente interviene e invalida il titolo?
L'Università di Torino è vincolata dal Decreto Mussi a riconoscere al massimo 60 crediti per i titoli extrauniversitari, come mai il Sacro Cuore no? A quali leggi fa riferimento?
La Regione ha intenzione di considerare identici i percorsi formativi di Scienze dell'Educazione e quelli delle Scuole Regionali. Di fatto, però, non lo sono. Mentre gli esami sostenuti a scienze della formazione possono essere considerati equipollenti in un percorso ad oc e potrebbero consentire un percorso molto breve, chi è in possesso del Diploma Regionale è vincolato dal Decreto Mussi.
Secondo notizie che non è ancora stato possibile verificare, sembra che la posizione dell'Università non sia stata di chiusura totale come riferitoci dalla Regione, ma di tutela degli studenti in quanto la richiesta regionale era in violazione alle leggi attuali. È quindi stato chiesto alla Regione di farsi portavoce, presso il Ministero, della situazione piemontese e di richiedere una deroga alla legge. In caso contrario, secondo l'Università, il titolo conseguito non è valido.
Per quanto riguarda un ricorso di un educatore diplomatosi alla scuola regionale dopo il 2001, l'avvocato ha detto che è difficile che una sentenza su di un lavoratore possa cambiare la situazione a tutti gli altri in quanto la sentenza è personale e considera solamente le condizioni specifiche di quel caso. Cambiando anche di poco le condizioni, la sentenza non avrebbe più valore.
Per maggiori informazioni contattare:
Associazione Differentità: differentita@yahoo.it
La struttura del CIRCOLO DELLA FIABA
docenti Silvia Iannazzo, attrice, storyteller e drammaterapeuta; Marina Gellona, ricercatrice della narrazione.
quando: dal 6 ottobre 2009 al 25 maggio 2010, martedì, ore 20.30-22.30, con frequenza settimanale.
numero di incontri: 28 incontri da due ore ciascuno.
dove: presso il Centro TOPOS, di via Pinelli 23 (zona Piazza Statuto).
perché:
- ritrovare il valore formativo (di educazione di sé e reciproca, nelle relazioni umane) delle fiabe
- scoprire la propria voce narrante, il corpo espressivo e il valore comunicativo dei movimenti e di pochi oggetti.
- allenare e coltivare queste qualità di esploratori e di narratori di fiabe, per poterle donare ai bambini, o a altri adulti, con i quali, per la professione che svolgono o per cura genitoriale, si trovano in contatto.
Iscrizioni: entro il 29 settembre 2009; l'iscrizione viene completata con un pagamento di 50 euro.
posti disponibili: 14
lezione di prova: se non raggiungiamo il numero massimo di iscritti previsto entro il 4 ottobre, offriremo una lezione di prova, la prima, il 6 ottobre, gratuita. Chiediamo una mail o telefonata per prenotare un posto. L'iscrizione o la rinuncia al corso dovrà essere decisa al termine della prima serata.
costo: tre rate da 200 euro.
Sconto del 10% per pagamento anticipato entro il 6 ottobre.
Prima rata: entro il 6 ottobr; seconda rata: entro l'8 dicembre; terza rata: entro il 2 marzo 2010.
se cliccate sul volantino, si ingrandirà e troverete ulteriori informazioni .. .Sul sito dell'interfacoltà di Torino (http://eduprof.campusnet.
Cosa può succedere? E' vero che la legge non può essere retroattiva (cioé rivalersi anche a chi è stato assunto in passato), ma negli appalti le cooperative, se dovranno rispettare tale nota, dovranno dimostrare di impiegare solo personale laureato all'Interfacoltà.
E il posto di lavoro dei nostri colleghi di Scienze dell'Educazione e di quelli che si sono formati alle scuole regionali dopo il 1999?
Altro problema, l’Università forma teoricamente 160 Educatori Professionali all’anno. Questo numero non è sufficiente a garantire la copertura di tutti i servizi. Cosa succederà? Chiuderemo i servizi?
Cosa si sta facendo? L'interfacoltà di Torino sta lavorando assieme ad una parte della Regione Piemonte per poter charire con gli organi regionali competenti la nostra situazione lavorativa.
Noi cosa possiamo fare? Sei a conoscenza di sviluppi pratici di questa nota regionale? Se si, ce lo puoi comunicare?
Ovviamente l'Interfacoltà di Torino non è assolutamente daccordo e ha chiesto al Preside di Medicina e Chirurgia di Torino di portare le nostre istanze.
ci hanno informato che è stata istituita una commissione addetta a lavorare nella costruzione del nostro Corso e il Preside di Medicina di Torino si è volutamente inserito per portare la nostra posizione e tutelarci il più possibile.
Pensate se in un mondo futuro potranno lavorare nei servizi soltanto i laureati all' Interfacoltà che potrebbe diventare solo più un master di scienze infermieristiche..... e la relazione? La Pedagogia? La psicologia?
Cosa diventeranno i nostri servizi? Surrogati degli Ospedali?
La prima azione che ci è venuta in mente è stata quella di scrivere una lettera ai Presidi di Medicina in cui spieghiamo chi siamo, cosa facciamo e come vorremmo essere formati.
Tu cosa ne pensi? Sei d’accordo con noi? Quali proposte suggerisci?
Appena possibile organizzeremo una riunione pubblica in cui analizzare la situazione e organizare, con il vostro aiuto, delle azioni per far pervenire il nostro dissenso nelle sedi più opportune.
Ti invitiamo a commentare con le tue perplessità e i tuoi suggerimenti le notizie su questo blog.