sabato 23 maggio 2009

Manifesto dell'educatore

A fronte della richiesta di alcuni Presidi delle Facoltà di Medicina e Chirurgia di far diventare la formazione dell'educatore un master post-infermieristico urge dichiarare a chiare lettere CHI SIAMO e QUALI SONO LE NOSTRE COMPETENZE PROFESSIONALI. Scusate la franchezza, ma, personalmente, mi è parso che chiunque abbia un minimo di potere in questa bella Italia possa un giorno svegliarsi e dire.... "Ma sì... oggi l'educatore deve essere formato dalla Facoltà di Economia e da Giurisprudenza e d'ora in poi si occuperà di lavorare per ....". Una volta dichiarati i nostri "paletti professionali", forse, riusciremo a difenderci da simili attacchi.


Inoltre la nostra filosofia di lavoro è ben chiara: lavoriamo insieme per costruire una nostra cultura che diffonderemo per farci conoscere e giustamente rivalutare. A tal proposito pubblichiamo uno scritto di una nostra collega Maria Dalla Mariga, che già da tempo aveva riflettuto su questa questione. Usiamolo come base di lavoro per costruire una nostra CARTA D'IDENTITA, o appunto, un MANIFESTO.


Eccolo.



L’ EDUCATORE PROFESSIONALE


CHI E’: un professionista , esperto in relazione educativa

I SAPERI: educativo relazionale trasversale a più discipline: pedagogia,
sociologia, psicologia, diritto, legislazione ed organizzazione dei
servizi socio-sanitario e lavorativo, neuropsichiatria, psichiatria, igiene,ecc.
discipline ecologico- ambientali.

CHE COSA FA: progettazione socio-educativa e co-progettazione in reti primarie e secondarie
in approccio multidisciplinare
" la trasversalità delle funzioni, evita la cristallizzazione
istituzionalizzante , promuove l’ integrazione circolare di azioni tra ambiti d’intervento diversi"

AMBITI D’ INTERVENTO: educativo: di prevenzione primaria e secondaria, di riduzione
del danno, socio-riabilitativo, lavorativo –occupazionale,
ecologico-ambientale

DEONTOLOGIA: contribuisce al progresso di partecipazione democratica, attraverso
percorsi di accompagnamento all’ esigibilità tra diritti e doveri
costituzionali in situazione di vulnerabilità , favorendo e promuovendo il riequilibrio tra disparità sociali per :

PRODOTTO: cambiamento individuale, sociale sistemico-circolare
favorire l’ accesso al diritto di cittadinanza e di appartenenza attiva
creare agio attraverso processi di empowerment
agisce progresso umano/civile attraverso azioni democraticamente definite e deliberate per un riequilibrio sociale partecipato possibile

COSA CHIEDIAMO: che sia data dignità e diritto alla professione e al lavoro attraverso:
La definizione di un profilo professionale di base unico, trasversale ai settori d’intervento e riconosciuto a livello interministeriale
Superamento della frammentazione attuale con la definizione di un percorso di formazione universitaria unico con possibilità di corsi di approfondimento specifici nella specialistica
Riconoscimento ed equiparazione contrattuale unica indipendentemente dal settore lavorativo di inquadramento, per porre fine alla discriminazione professionale presente in atto che viola la Dichiarazione Universale dei diritti; adottata dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 10/12/48 (art. 23 comma 2) e riconosciuta dalla Comunità Europea e dallo Stato Italiano .


Seguono la Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" e il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 N. 502 * (in S.O. alla Gazzetta Ufficiale 7 gennaio 1994 n. 4) Testo aggiornato del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: "Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" che non ho riportato per questioni logistiche.


Bene. Apriamo il dibattito!!! Cosa ne pensate?


Di questo ne parleremo anche in

WORKHOP 2

SABATO 30 MAGGIO 2009

ore 10.30-12-30

Sala Meeting di Passpartout

Via San Marino, 10 Torino


durante questo incontro ci saranno gli aggiornamenti dei gruppi di lavoro formatisi durante il workshop del 21 febbraio e in più ci saranno aggiornamenti sulla situazione attuale dell'educatore.


Vi aspettiamo.

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